Credits
“Giovane Notturno” è un progetto multidisciplinare nato nel 2017 senza scadenza. La ricerca riunisce persone comuni e artist* per sintonizzarsi e riflettere insieme sulle giovani generazioni. Esplora possibili ibridazioni tra forme d’arte come danza, teatro, musica, arte visiva. Lo scopo è attivare diversi studi. Ognuno di essi è definito dal coinvolgimento di persone o/e professionist* dello spettacolo, una diversa conformazione del team artistico, una specifica domanda che restringe il campo della ricerca, e l’uso di spazi teatrali convenzionali e non. Ogni studio ha come obiettivo la creazione di una piccola performance o la sperimentazione di altre forme di presentazione/restituzione pubblica chiamati “Episodio”. Il termine episodio fa riferimento all’universo televisivo delle serie Tv. Diversamente dalla maggioranza di queste non intende sviluppare una continuità narrativa ed unità estetica tra gli episodi. Il progetto è stato concepito con flessibilità affinché ogni frammento possa accogliere la natura dell’incontro tra le persone, la natura del territorio e una progettualità condivisa con l’ente ospitante. Il coinvolgimento della/e comunità non è limitato unicamente a* giovan* , sebbene siano gli indiscussi protagonist* e i principali portat* di istanze, ma è di interesse che il tema possa essere osservato anche da differenti punti di vista o da differenti prospettive storiche ed anagrafiche.
Episodi realizzati:
“Solitude / Episode 1” : Il focus era la creazione di materiale coreografico per un ruolo femminile. La domanda che ha orientato questo passaggio è stata “Voglio essere ferro o carne?”
“Ai margini del cuore” / Episodio 2” : Ho coinvolto un gruppo di 17 persone comuni dai 7 ai 70 anni. Si tratta di una performance in location site-specific sulla periferia ei suoi abitanti e ispirata al lavoro dei due artisti visivi “Botto&Bruno”.
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“Solitude / Episode 1”
Coreografia Aristide Rontini
Danza Miriam Cinieri
Luci Simone Fini
Musiche Fryderyk Chopin, Alva Noto, LCD Soundsystem
Durata 30 minuti
Produzione Associazione Culturale Nexus – APS
Promosso da Comune di Imola, Assessorato alla Cultura e alla promozione della Citta’, Musei Civici di Imola e Teatro Comunale di Imola Ebe-Stignani
In collaborazione con Emilia Romagna Teatro per la residenza a Villa Pini e Altriballetti
Il progetto è stato commissionato dai Musei Civici di Imola per valorizzare le opere visive del duo torinese Botto&Bruno presenti nel Museo. “Giovane Notturno” trae da esse il quesito d’indagine ovvero “Come si articolazione un possibile sentire dei giovani contemporanei?” per poi percorrere un sentiero autonomo di ricerca semantica ed estetica.
Diversamente dalle figure apatiche ritratte dagli artisti torinesi, “Giovane Notturno” è una figura femminile attiva agente in una dimensione tecnica che la sovrasta e al contempo la penetra inavvertitamente per insinuarsi nella carne e farsi scudo turgido e impenetrabile.
Nella solitudine avverte il proprio disagio e il desiderio di tensione verso la bellezza e la fragilità che rifugge. Si getta in una ricerca frenetica senza scopo e senza metà per cadere estenuata nella notte. Una notte piena di grazia. Sono tenebre auspicabili che le donano il potere di guerriera.
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Giovane Notturno – Episodio II “Ai margini del cuore”
Di Aristide Rontini
Costumi e set Aristide Rontini
Luci Antonio Rinaldi
Con il sostegno di Musei Civici di Imola
Assistenti: Miriam Cinieri e Alice Da Dalt
Produzione Ass. Cult. Nexus
Con Alessandro Bacchini, Eleonora Bacchini, Lisa Cenosi, Gaia Gagliano, Valentina Giberti, Valentina Graziani, Erica Ippolito, Cecilia Marfisi, Sonni Monduzzi, Elisabetta Panzavolta, Giulia Plicchi, Claudia Poli, Laura Principe, Giorgia Sgubbi, Edoardo Tarroni, Jacopo Tarroni, Daniela Zannoni.
Giovane Notturno – Episodio II “Ai margini del cuore” è un evento performativo multidisciplinare site specific che vede in scena non professionisti dai 7 ai 70 anni residenti nel circondario imolese.
La performance prende liberamente ispirazione dalle opere visive del duo torinese «Botto&Bruno». Il tema centrale è la condizione degli abitanti delle periferie delle grandi città tra isolamento, degrado e desiderio d’incontro.
L’evento performativo è l’esito di un laboratorio che interseca pratiche performative, coreografiche e pratiche delle arti visive rivolto a un gruppo intergenerazionale di non professionisti.
L’evento performativo ha avuto luogo all’interno del chiostro duecentesco del Museo San Domenico di Imola, poco prima che i lavori di ristrutturazione iniziassero, il 1° giugno 2017.