LAMPYRIS NOCTILUCA

LAMPYRIS NOCTILUCA

Credits

Lampyris Noctiluca
Di e con Aristide Rontini
Dramaturg Gaia Clotilde Chernetich
Musiche originali Vittorio Giampietro
Produzione ERT / Teatro Nazionale, Ass. Cult. Nexus – Aps
Con il sostegno di Versiliadanza.

Lampyris Nocticula è il nome scientifico per quella che comunemente chiamiamo lucciola.

Lo spettacolo nasce dall’invito a dialogare con la vasta eredità poetica, letteraria, intellettuale e cinematografica di Pierpaolo Pasolini. E così durante questo ricco viaggio di scoperta e approfondimento nell’universo pasoliniano mi imbatto in questa immagine delicata ma potente che trovo nel celebre articolo contenuto negli “Scritti corsari” e chiamato per l’appunto “L’articolo delle lucciole”. Questo essere luminescente e in via d’estinzione gli serve per creare la distinzione tra due tempi: un tempo “prima della scomparsa delle lucciole” e un tempo “dopo la scomparsa delle lucciole”. La realtà gli suggerisce un’immagine che diventa immediatamente poetica perché capace di richiamare a sè le diverse trasformazioni ecologiche, antropologiche e politiche in atto nel suo tempo.  

La lucciola evoca in me un paesaggio notturno, un gioco di intermittenze seducente e misterioso, un’oscurità lontana dalle abbaglianti luci del presente che meglio consente di lanciare barlumi di racconto, pensiero e emozione. Mi invita anche a immaginare a una pratica del corpo che risvegli il desiderio, il proprio desiderio così necessario per contrapporsi dolcemente alle tensioni talvolta apocalittiche del nostro tempo ed esistere.